Sole dentro per vedere il sole fuori.
Soli dentro per vedersi sempre soli.
Soli al sole per bruciare le paure.
Amerigo
Sole dentro per vedere il sole fuori.
Soli dentro per vedersi sempre soli.
Soli al sole per bruciare le paure.
Amerigo
Selvaggio nella mente compresso dal sistema un giorno mi svegliai con nel cuore pena,
capii immantinente che l’unica salvezza stava nel cambiamento e non nella tristezza.
La strada è stata dura e lo sarà ancora perché quando cominci solo il cambiamento ti consola.
Sapere che il tuo oggi è l’unico che hai, problemi non ti genererà perchè tu lo vivrai.
lo vivrai appieno e nel tuo cambiamento il tuo sole brillerà anche se fuori è brutto tempo.
Il tempo che il dio denaro non può comprare solo tu sereno lo puoi modificare,
vivi ogni giorno senza aspettare sera e per te ogni giorno nuovo sarà una primavera.
Se il tuo oggi è stato uguale al tuo ieri inizia a preoccuparti e riordina i pensieri,
dopo che l’avrai fatto arriva il bello e cominci a fare pulizia nel tuo cervello.
Schemi, false paure ed i limiti del sistema sono tra le cause che crean la tua pena,
quando la pulizia avrai terminato nuovo spazio per la vita si sarà creato.
La prima volta è dura ma poi va sempre meglio perché sempre più piccolo sarà il tuo fardello.
Forse non ti sei accorto che nel frattempo hai già cominciato il tuo cambiamento,
ora che spazio nella vita hai creato persegui ciò che hai sempre desiderato.
Non posso garantire il risultato ma avrai la certezza di averci provato.
Chi non ci prova lì rimane a leccarsi le ferite come un cane,
solo nella propria tristezza e lamentela come tutti coloro che non arrivano alla mela.
Se tu non vuoi cambiare mi dispiace nulla ci si può fare quando tutto tace,
Se il tuo cervello è così pieno e spazio non vuoi dare al tuo presente capirai un giorno che questa lunga vita non ti è servita a niente.
Non è mai tardi per cominciare per credere in te stesso se liberi la mente da ogni facile pretesto,
vivi ogni giorno come se non ci fosse domani perché ciò che hai rimandato ti resta fra le mani.
Io ho cominciato da lungo tempo e di questo mio cammino son contento,
auguro a te che leggi le mie parole un giorno nuovo in cui risplenda il sole.
Un giorno nuovo in cui risplenda ancora il fanciullo che vuol crescere e che in te ancora dimora.
Amerigo
Un semplice dolore.
Qualcosa che ti schiaccia il petto.
L’eterno problema del non esserci, riassunto in: “Mentre buttavano giù il muro di Berlino, io
dove ero?”Dove volevo essere o meglio da dove non avevo voglia di spostarmi.
Quel muro non c’è più ma quelli nei propri orizzonti, ed a difesa delle proprie paure, crescono dentro ed intorno.
Non so perché scrivo, forse spero di poter condividere qualcosa con qualcuno, forse continuo a
sperare, ancora una volta.
La mia condizione mi impedisce in momenti di attenzione di sentirmi davvero meglio.
Sono così tanto diverso da un tempo e così tanto uguale a me stesso da sentirmi come una palla che da ferma parte, rotola, va e vede cose da tante angolazioni diverse, poi comincia a rimbalzare e vede anche da tante altezze diverse.
Una palla se non la muove qualcuno rimane ferma ma ciò che non ti abitui mai a credere è che sarà
sempre una palla.
Puoi fare ciò che vuoi ma rimani ciò che sei.
Il momento di attenzione è passato e guardo nuovamente alla vita con speranza , ricordo il mio passaggio da “cristal ball”, attraverso tutti gli stadi fino a mongolfiera e oltre fino alla luna.
Quanto lontano si può andare con la fantasia scendendo solo poche righe?
Almeno quanto immobili si può rimanere nell’indifferenza della vita.
Amerigo
Dolce l’oblio dei pensieri mentre affogano nel turbine del cuore.
Lascio che gli occhi guardino dentro, mentre la neve copre le miserie di un giorno che muore.
Il sole di domani asciugherà le mie paure e non giudicherò più le tue parole.
Vivi con il cuore e libera la mente, se vivi senza amore, vivi inutilmente.
Amerigo
Leggero nell’aria credi di poter volare, ogni alito di vento ti muove.
rimani invece lì, bandiera legata al palo ad un’altezza variabile, scelta da coloro che, valutando la forza del vento o il giorno di festa, decidono.
Ti senti, credi ma sei legato là.
Amerigo
Toccante, mi sono sentito li.
Quante volte in passato io stessa ho liquidato il pensiero dell’olocausto in modo spiccio, quasi stufa di tutto questo parlare di ebrei, di sterminio e di campi di concentramento.
Anche recentemente, parlando con amici, dicevo che sarebbe ora che questi “orrendi monumenti” in ricordo di quel periodo sparissero e fossero sostituiti magari da bellissimi giardini in memoria di tutte le persone che vi hanno sofferto.
Ora posso dire che mi sbagliavo, mi sbagliavo alla grande. Anna Frank e tutto ciò che ancora tangibilmente ci ricordano quegli eventi storici non possono essere messi da parte o sostituiti da una targa o un bel giardino.
Bisogna leggerlo e “sentirlo” quel diario e poi salire quelle scale ripide e poi quelle stanze… Passateci qualche minuto, senza attraversarle con noncuranza e pensate che è proprio lì che Anna ha vissuto, in quelle stanze, chiuse e oscurate ogni singolo giorno per due anni.
Anna Frank…
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Negli occhi l’ombra del passato.
Negli occhi l’ombra del sole.
Negli occhi l’ombra dell’oblio.
Negli occhi ….. dove passato, presente e futuro si confondono nell’ombra.
Amerigo
Se fosse, voce del verbo “essere” ma non sembra, vero? Che tempo è?
Futuro improbabile?
Futuro semplice, che vuol dire facile o di poco spessore?
Futuro prossimo cioè quello di coloro che ti stanno accanto o che arriverà?
Futuro anteriore, quello che sta così avanti che non sembra nemmeno il tuo?
Se fosse è congiuntivo imperfetto, come me,tanto anello della mia catena, quanto imperfetto.
Amerigo
Oggi incontriamo Luca, volontario dell’A.V.O. (Associazione volontari ospedalieri) dal 2012
Ciao Luca, grazie per il tempo che ci dedichi. Vuoi farci una tua breve presentazione?
Figurati è un piacere, per quanto riguarda me appunto, mi chiamo Luca, lavoro presso una multinazionale ed in particolare mi occupo di computer, contatti con i fornitori e Service desk. Sono genitore di due stupendi figli.
Come sei venuto a conoscenza dell’A.V.O.?
Ho incontrato l’associazione durante una festa di quartiere dove alcuni volontari sponsorizzavanol’associazione.
Come si è svolta la selezione per entrare a far parte del gruppo di volontari?
In realtà non si tratta di una selezione, chiunque può chiedere di far parte del gruppo.
A seguito della propria adesione si partecipa ad un corso formativo-conoscitivo generalmente articolato in 5 incontri, dove si entra in contatto con il mondo del volontariato, le peculiarità del servizio di supporto che si andrà ad offrire e più…
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Tufolino cuorcontento a piedi nudi se ne va, caldo è il sole fischia il vento come è bella la libertà.
Due bambini in un boschetto sono afflitti dal dolore uno dice a Tufolino, “abbiamo fame o buon signore, mamma è morta babbo è in guerra e la fame ci maltratta qui c’è un sacco di fagioli ma ci manca la pignatta”, Tufolino gridò: “Oh Dio, la pignatta ce l’ho io, la portavo per cappello ed offrirvene io ne godo, prenderem l’acqua al ruscello ed insiem faremo il brodo”.
Detto fatto i tre piccini al pranzettino fanno festa ora riparte Tufolino, nudo ai piedi e nuda la testa.
Amerigo (grazie Ziellina)