Toccante, mi sono sentito li.
Quante volte in passato io stessa ho liquidato il pensiero dell’olocausto in modo spiccio, quasi stufa di tutto questo parlare di ebrei, di sterminio e di campi di concentramento.
Anche recentemente, parlando con amici, dicevo che sarebbe ora che questi “orrendi monumenti” in ricordo di quel periodo sparissero e fossero sostituiti magari da bellissimi giardini in memoria di tutte le persone che vi hanno sofferto.
Ora posso dire che mi sbagliavo, mi sbagliavo alla grande. Anna Frank e tutto ciò che ancora tangibilmente ci ricordano quegli eventi storici non possono essere messi da parte o sostituiti da una targa o un bel giardino.
Bisogna leggerlo e “sentirlo” quel diario e poi salire quelle scale ripide e poi quelle stanze… Passateci qualche minuto, senza attraversarle con noncuranza e pensate che è proprio lì che Anna ha vissuto, in quelle stanze, chiuse e oscurate ogni singolo giorno per due anni.
Anna Frank…
View original post 137 altre parole